Caratteristiche: Il nome Malvasia viene spesso associato a numerose varietà di uva che, soprattutto in epoche passate, avevano in comune la capacità di produrre vini dolci, aromatici e in genere caratterizzati da note sensoriali molto gradite nel Medioevo, e per questo più facilmente commercializzabili. Ancora oggi abbiamo numerose varietà dal nome Malvasia (attualmente sono 18 le malvasie coltivate in Italia) e spesso si trovano in regioni che si affacciano sul Mediterraneo, tuttavia in virtù delle grandi differenze genetiche tra loro non possono essere definite una famiglia varietale. Dal punto di vista genetico la Malvasia di Candia o Malvasia rossa è molto vicina alla Garganega, si tratta quindi di una varietà molto produttiva e mediamente aromatica. Il sinonimo di Malvasia rossa è dovuto al colore rossiccio del giovane germoglio. Produce vini piuttosto leggeri, dal profumo agrumato e di mela verde. Da il meglio di sé quando viene consumato giovane in quanto non è caratterizzato da un potenziale evolutivo enorme.
Molto più interessante dal punto di vista sensoriale è la Malvasia del Lazio o puntinata, essendo il risultato di un incrocio naturale tra il moscato di Alessandria (Zibibbo) e la Schiava grossa. L’aggettivo “puntinata” deriva dalle caratteristiche piccole macchie nere presenti sulla buccia degli acini. Si tratta di una varietà tardiva, molto sensibile alle malattie e soggetta a colatura, essendo un vitigno di media vigoria preferisce sistemi di allevamento di bassa produzione.
In quali vini le troviamo: Marino DOC Superiore, Frascati DOC, Castelli Romani DOC bianco, Roma DOC bianco.