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I Migliori Vini Laziali: quali sono?

Viaggio tra le eccellenze dei vini del Lazio: una miniera di gusto griffata Gotto d’oro.

Il Lazio è da sempre una delle regioni italiane più apprezzate per la produzione vitivinicola. La particolare e ricca varietà dei vini bianchi è la vera e ben nota eccellenza dei territori che uniscono Albalonga, ovvero il cosiddetto vulcano laziale, i Castelli Romani, al territorio capitolino.

La parte di territorio più a sud che congiunge l’Agro romano alla Ciociaria offre invece gioielli di vino rosso riconosciuti e apprezzati per l’assoluto valore anche a livello nazionale.

Il Lazio: territori e tradizioni del calice

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Gotto d’oro è la cantina di Roma e dei Castelli che da sempre cerca di creare una sintesi tra qualità e popolarità di tutti questi prodotti. L’azienda, nata oltre 75 anni fa nelle campagne di Marino, è ormai da molti anni nota anche sui mercati internazionali. Recentemente ci siamo distinti, facendoci apprezzare, grazie a scelte serie, coerenti e particolarmente all’avanguardia nei più vari ambiti che hanno messo in mostra ulteriori punti di valore come la ricerca di una sostenibilità ambientale dal punto di vista industriale, fino a una spiccata attenzione ai numerosissimi mutamenti sociali che coinvolgono le nuove generazioni, sbocco fondamentale per una tradizione che si vuole conservare affascinante e viva come quella enologica di un territorio interessate come il Lazio.

In questo senso, da un lato Gotto d’oro non ha mai dismesso la sua storica natura di “cantina sociale”, capace di tenere insieme numeri importanti a livello di produzione e standard qualitativi assolutamente ragguardevoli. Dall’altro ha affinato la qualità e lo stile grazie all’unione tra tecniche all’avanguardia in termini di modernità corrisposte anche a scelte di marketing che nel tempo si stanno dimostrando a loro volta particolarmente interessanti e capaci di penetrare fasce di mercato più ampie, conquistando fette di pubblico che in altre epoche non si sarebbero interessate con tanto favore ai vini del Lazio.

Andiamo a vedere dunque quali sono i gioielli in vetrina.

Lo vedi ecco Marino…

Simbolo del Gotto d’oro ma, per dirla ancora meglio, vero ambasciatore dei vini laziali nel mondo, è certamente il vino Doc di Marino di cui, come Gotto d’oro, deteniamo il record in termini di produzione.

Prodotto tipico delle colline attorno al territorio del comune di Marino, comprese fra i 150 ed i 350 metri d’altitudine, il Marino Doc secco si produce utilizzando principalmente uva Malvasia di Candia, in blend ad altre varietà a bacca bianca (come da disciplinare). Da questa lavorazione nasce un vino dal color giallo paglierino tenue, l’aroma intenso di frutta fresca e un gusto deciso con persistenza amarognola.

Da servire a una temperatura di circa 10 °C, il vino Marino Doc è ideale per accompagnare i piatti a base di pesce, risultando gradevole da sorseggiare nel corso di tutta la durata del pasto.

Il Marino Doc Gotto d’oro è disponibile nella Linea Classica da 1,5 lt ovvero l’iconico fiaschetto da sempre simbolo della tradizione castellana, sia dal gusto secco sia amabile. Il Marino Doc Superiore, caratterizzato da una maggiore intensità nel colore e da un gusto lievemente più connotato, è disponibile nell’elegante Linea Settantacinque75 in bottiglie da tre quarti.

Nel regno del Frascati Doc

Di respiro nobile e rinomato, sulle vette dei Castelli Romani, tra i 200 e i 400 metri, nei comuni di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone, ed in parte quelli di Roma e Montecompatri. Il vino Frascati ha colore paglierino più o meno intenso; con profumo caratteristico delicato: sapore sapido, morbido, secco.

Noi di Gotto d’oro, vista la richiesta e l’importanza di questo prodotto che è da considerarsi tra i principi della tavola, lo proponiamo in ben tre linee: il Frascati Doc nella Linea Classica con il bottiglione da 1,5 litri ma anche nella versione da tre quarti della LineaSettantacinque75.

Abbiamo scelto di puntare anche, ovviamente, sulla qualità assoluta del Frascati Superiore, unico vino bianco laziale ad aver ottenuto la certificazione Docg. Per questa ragione il Frascati Superiore Docg ha trovato una posizione d’onore nella Linea Vinea Domini.

Il Frascati Superiore, infatti, nasce dall’unione di Malvasia di Candia, Malvasia Puntinata e Trebbiano Toscano per una produzione limitata. Si vinifica in bianco, anticipando un po’ i tempi, già nella prima decade di settembre e una fermentazione a 12/13 gradi che prevede una decantazione di un paio di giorni.

Roma Doc: il vino che porta il nome della città eterna

Tra i nostri vini abbiamo inserito anche, sia nella Linea Settantacinque75 sia nella esclusiva Vinea Domini, i doc bianchi e rossi di Roma.

Questi vini nascono da vigneti che si trovano sulle colline della zona sudoccidentale della capitale, nel comprensorio del Roma Doc.

Il bianco, una Malvasia puntinata in purezza, presenta una consistente nota minerale che esalta l’origine vulcanica, un’intensa nota fruttata e un’ottima persistenza.

Il rosso, che nasce dai vitigni Montepulciano e Sangiovese presenta note decise di frutta rossa matura, in particolare ciliegia, mora e prugna. Sentori di spezie e armonica vaniglia derivanti dal passaggio in legno e trova abbinamento perfetto sia con i primi piatti della tradizione romana sia con carni rosse speziate e contorni tipici e particolarmente aromatici.

I Cesanesi: gioielli di vino rosso

Restando sul rosso, non possiamo però non dedicare un capitolo a parte al Cesanese, o meglio i Cesanesi, coltivati nei territori di Affile, Olevano Romano, in provincia di Roma, e Piglio nell’alta Ciociaria, unico quest’ultimo ad aver ottenuto la Docg (Denominazione di origine controllata garantita).

Fu nel periodo in cui queste zone erano colonie romane che venne coniato il termine Cesanese in quanto la varietà era coltivata nelle caesae, ossia nei “luoghi dagli alberi tagliati”.

Il Cesanese del Piglio Docg, lo ritroviamo tra le etichette della linea Vinea Domini.

Il vitigno è medio tardivo, caratterizzato da una buccia spessa e pruinosa.

Tra i Vini Laziali della Linea Settantacinque75 è invece possibile trovare il Cesanese Igt Lazio, ovvero quella tipologia di Cesanese che nasce più vicino a Roma, tra Olevano e i Castelli Romani dove anticamente era chiamato anche come Bonvino Nero, Castrese, Sanguinella e Nero Ferrigno, oggi più semplicemente Cesanese comune che rappresenta la varietà autoctona a bacca nera più rinomata del Lazio.

Paolo Dolci

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